Da dove ri-cominciare dato che l’e-learning nella sua versione “classica” ha fatto flop?

Dalla collaborazione? Dalle comunità di apprendimento e pratica? Dagli emerging tools? Dalle reti sociali? Dal social bookmark? Dalle folksonomie? Da ….. ?

No, non partirei da qui, perché queste potrebbero essere le risposte/soluzioni e partirei, invece, dalle domande e dai problemi.

Partirei con il dare risposte a domande del tipo: cosa intendiamo per “conoscenza”? che differenza c’è tra “informazione” e “conoscenza”? come apprendono le persone? Dove apprendono le persone? Quale deve essere lo scopo dell’istruzione/formazione? Quali impatti cognitivi hanno le tecnologie?

Partirei, cioè, dalla pedagogia e dalla didattica e dalle acquisizioni della ricerca contemporanea sulla cognizione, sull’apprendimento, sull’apprendimento con le tecnologie, e dalle learning strategies che sono state messe a punto.

Solo dopo aver chiaro il contesto (o il problema) su cui andremo ad intervenire, potremo allestire la risposta più coerente ed efficace.

La ri-partenza dovrebbe avvenire, a mio avviso, dalla consapevole fondazione teorica dell’agire perché, come disse Kurt Lewin, “niente è più pratico di una buona teoria”.

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