Applicazioni del web 2.0 come tema della prima parallela che ho frequentato.

Tom Wambeke, dal Belgio parla degli usi didattici del blog osservando che, nonostante l’ampia diffusione dei blog (Technorati ne riporta 60 milioni), gli usi didattici non sono tanto sistematici ed organicamente integrati nelle attività didattiche. Vine evidenziato il ruolo che possono aveer i blog nei processi di Reflective Learning. Tutto qui

Più interessante il contributo di Deborah Everhart su esperienze di insegnamento con il Social Bookmarking all’interno di un ambiente online. Le esperienze da lei realizzate (è stata utilizzata una nuova funzionalità di social bookmarking integrata nella suite Blackboard) rendono la formazione fortemente centrata sulle persona che apprende, facilita la costruzione di reti sociali e rende possibile l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita.

L’attività di social bookmarking viene usata per

  • Selezionare le risorse da utilizzare in un corso
  • Dare loro un adeguato valore in relazione al contesto del corso
  • Condividere le risorse sulla base della “cultura” che si crea in un gruppo di apprendimento (le “pratiche” di una “comunità”)
  • Tracciare il proprio percorso formativo
  • Strumento di ricerca
  • Costruire un sistema di indicizzazione di contenuti fatto da “esperti”
  • Costruire una rete di “esperti”

Sul lato docente, il social bookmark viene usato per

  • Dare una struttura per l’esplorazione di un contenuto da parte di studenti
  • Inviare risorse ragionate agli studenti
  • Assegnare attività di apprendimento

Usi sul lato studente

  • Cercare risorse che meglio sintetizzano un tema
  • Trovare risorse per argomentare nel corso di una discussione
  • Rispondere a domande che richiedono l’uso di risorse
  • Per attività di valutazione, riassunto e di sviluppo di risorse

Benefici ottenuti:

  • Facilitá di aggiornamento delle risorse utilizzate in un processo di apprendimento
  • Usare risorse sviluppate da altri
  • Fare degli studenti dei co-costruttori di conoscenza

Sui wiki un intervento di Steve Wheeler. Anche lui cita Illich quando parlava (1970) di “reti” (web) di relazioni tra persone che devono aumentare le opportunità di ognuno di apprendere trasformando ogni situazione di vita e lavoro in occasione di apprendimento condividendo risorse e prendendosi cura l’un l’altro”.

La tematica è inquadrata nell’idea di “Nomadic learning” definito come una forma di apprendimento in cui chi apprennde può godere di una continuità di servizi didattici tra le diverse sessioni didattiche e differenti luoghi in cui queste avvengono.

Usi da lui fatti sono stati finalizzati allo sviluppo di abilità di pensiero di ordine e levato e di attività sociali (sviluppo di progressive problems, letture critiche, valutazioni reciproche, generazione istantanea di conoscenza).

Gli esiti:

  • Riluttanza a modificare testi sviluppati da altri
  • Preferenza ad intervenire sul proprio lavoro
  • Uso prevalente nelle ore di attività scolastica
  • Molta più attenzione nello scrivere non conoscendo il pubblico
  • Viene incoraggiata la consapevolezza critica
    Viene dichiarato un certo piacere nel loro uso
  • Non viene notato un miglioramento dell’abilità di scrittura
  • Vengono manifestati dubbi sulla validità delle conoscenze presenti nei wiki
Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.