Degni di segnalazione i risultati di una indagine effettuata tra i soci SIe-L sull’oggetto sociale, l’e-learning. Il lavoro è stato fatto da Valerio Eletti e da Marta Sponsiello di LABeL, il Laboratorio eLerning del CATTID, Università La Sapienza. 195 i questionari analizzati, soci SIe-L e dintorni. Lo scopo: analizzare lo stato dell’arte dell’e-learning in Italia.

Prima i dati più significativi, almeno per me:

  • noi tutto affermiamo di fare uno stesso lavoro (l’e-learning) ma, in realtà intendiamo per questo cose molto diverse. Non c’è, in buona sostanza, un significato condiviso per il nostro lavoro;
  • facciamo e-learning ma lo facciamo parecchio male. Tra le cause di insoddisfazione per i risultati vi sono, infatti, errori di progettazione (63,3%)
  • lavoriamo ma non abbiamo consapevolezza dei riferimenti teorici del nostro “lavoro”

Lo so che è sempre antipatico dire “io lo avevo detto”, agitando, magari, il ditino …. ma anche in questo blog ….. io lo avevo detto …

Che dire? Vergognarsi, chiedere scusa e passare ad un lavoro diverso.

Altri dati, più neutri:

  • l’e-L è usato prevalentemente all’Università e nella Formazione Continua, in crescita nella Scuola;
  • chi fa e-L lo usa per la propria formazione “per caso” e meno per “sperimentare “ sulla nostra pelle l’approccio
  • i destinatari ideali sono gli studenti fuori sede ed i lavoratori in sedi decentrate; quindi l’e-L come facilitatore per il superamento dei problemi di spazio e tempo
  • tra gli ostacoli ad una maggior diffusione, la scarsa fiducia nell’approccio;
  • sono stati repertoriati, tra gli intervistati, ben 436 in atto
  • le aree di contenuto ritenute più “adatte” all’e-L sono quelle tecnico-informatiche, assicurativo-bancarie, commerciale-marketing; l’uso reale avviene, però, nelle aree psicologiche-pedagogiche- didattiche e comportamentali-soft skills
  • relativamente agli strumenti in uso, si assiste ad un consolidamento-contrazione di piattaforme e Learning, Object e Standard internazionali; in aumento gli strumenti partecipativi e collaborativi
Be the first to like.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.