Anche questo (non) workshop se ne è andato. Con un po’ di rammarico per aver lasciato la vivace conversazione a metà o, forse, solo agli inizi.
Dodici i presenti: dal mondo della scuola, dell’università, dell’azienda, della pubblica amministrazione. Differenti contesti, differenti punti di vista. Una ricchezza per il confronto e la condivisione.
I temi (solo in parte) trattati:

  • la morte delle piattaforme (nel senso di LMS)
  • la morte dei Learning Object
  • l’emergere della filosofia bottom-up
  • la rifocalizzazione sull’apprendimento
  • le tecnologie emergenti

Qui le slide del (non) workshop

La discussione si avvia presto sulla controversa questione della “morte” del e-learning. Secondo i colleghi della MUST, azienda torinese che fa business nel e-learning, le cose non stanno proprio così. Vanno fatti dei distinguo, ma in certi contesti l’e-learning serve e va alla grande. Proseguiremo la discussione su NING.

Altro tema: le persone non amano starsene ore e ore davanti al PC a girare pagine: nelle esperienze dei presenti solo conferme. Viene citato il caso di un noto programma gestito da un ente pubblico (che non ricordo bene quale sia) di fad basato su corsi definiti di rara noiosità …

Ampia la discussione sull’apprendimento, su cosa sia, su come si attivi e si sostenga, sul ruolo delle tecnologie. C’è forte concordanza sul fatto che un uso didattico delle tecnologie non possa prescindere dalla attenta considerazione delle dinamiche dell’apprendimento.

Interessante anche la (purtroppo) breve discussione sul costruttivismo con la provocatoria affermazione: si parla tanto di costruttivismo, che non sia solo una moda? che non sia una delle tante bolle speculative destinate a scoppiare prima o poi? Io dico “si predica costruttivismo, si razzola istruzionismo

Lasciando la sala del workshop, dopo che ci sono venuti a chiamare più volte per raggiungere la plenaria conclusiva, un partecipante si e mi domanda: abbiamo acquistato parecchie lavagne interattive, si vorrebbero sviluppare dei LO per insegnare il loro uso. Che sia il caso? Richiamando gli esempi di “attività di apprendimento” che avevo presentato in precedenza, dico: non necessariamente. Replica: ” ma, sai, gli informatici …….”. Ah, si, ….. gli informatici, appunto.

La conversazione continua su Ning, nella comunità “Orientamenti e disorientamenti negli usi didattici delle tecnologie

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8 pensiero su “ILIAS Konferenz – Workshop Orientamenti e disorientamenti”
  1. Non so come mai .. ma il link a Orientamenti e Disorientamenti non mi funziona (eppure Snapshot fa vedere l’anteprima) .. l’ho provato varie volte.
    Anche se non sono un addetto ai lavori . . ho letto con “gaudio” le due meganotizie:
    1) il decesso delle “piattaforme”;
    2) l’emergere della (chissà perché ancora) “filosofia” delle cose che nascono dal basso (bottom-up)

    Nascere dal basso senza una piattaforma? Non sarà una situazione un po’ “campata per aria” ??

    Per non filosofeggiare … o per farlo in modo + conviviale .. ho pubblicato l’invito a parlare di “Pro” qualcuno o qualcosa, dal basso e senza una piattaforma pre-costituita.
    Non sarà off-topic il mio commento, per questo tuo post?

  2. Non ho seguito il workshop in prima persona ma provo a risponderti:

    Riguardo al punto 1 il riferimento è rivolto ad una certa tipologia di piattaforma, vale a dire gli LMS -learning management system-, con funzioni limitate e “chiusi” verso l’esterno.
    Ciò non toglie che una qualche piattaforma viene sempre utilizzata: la scelta sarà determinata dalle esigenze didattiche (blog,wiki ect.)

    Questa presentazione dà una spiegazione di “chiusura” e “apertura”
    http://www.slideshare.net/alexanderhayes/26092007-rss-as-glu-117950

    PS: è vero, oggi ning non funziona…

  3. il link che riporti mi pare forzatamente riferito al concetto di aperto/chiuso.
    In ogni caso una password ci vorrà sempre, ovunque andiamo: sia nel mondo virtuale che nel mondo reale, solo che nel mondo reale la password è data implicitamente dai nostri tratti somatici, provate ad andare a lavorare cambiando completamente il vostro aspetto e presentandovi come Gianni Marconato o o lorenz, voglio vedere se e come vi fanno entrare!!!!!

  4. Luigi, per “piattaforma” qui intendo ciò che comunemente si intende quando si parla di e-learning, cioè gli LMS o VLE, non di “piattaforma” in senso ampio.
    Gianni

  5. Fammi rischiare di essere pignolo Gianni.
    Per me “piattaforma” è tutto ciò che viene individuato, selezionato e integrato con lo scopo di permettere, a persone di diverse arti e mestieri, di muovercisi sopra, ad esempio “per apprendere”.
    In questo senso il “concetto di piattaforma” sembra limitante, per non dire penalizzante.
    Sarà comunque istruttivo venire a sapere che questa mia generalizzazione non si applica al caso degli LMS o VLE.
    Luigi

  6. Luigi, a volte le tue argomentazioni, per la conoscenza e consapevolezza che da queste traspare, mi fanno sentire ignorante (= che non sa) e sprovveduto (= che parla senza adeguata cognizione di causa). Grazie anche per la pazienza con cui mi aiuti a capire cose per me inaccessibili
    Gianni

  7. Simpatico perchè casereccio. E poi, un po’ di tuo ce lo metti, non come certi blog più “colti”.
    Auguri
    Gianni

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