Nel settembre dello scorso anno, un gruppetto di visionari hanno lanciato la Dichiarazione di Città del Capo sull’educazione aperta con lo scopo di accelerare gli sforzi per promuovere una generale apertura nell’educazione: risorse, tecnologie e pratiche didattiche.
Nella dichiarazione si afferma che: “… siamo all’apice di una rivoluzione globale nell’insegnamento e nell’apprendimento” e che si “ ….stanno piantando i semi di una nuova pedagogia, in cui insegnanti e studenti insieme creino, diano forma e sviluppino la conoscenza, approfondendo le loro capacità e la loro comprensione mentre operano”.
I primi firmatari affermano che si sta sviluppando “ …un modo partecipativo di apprendere, di creare, di condividere e cooperare che è necessario in società in cui le conoscenze si evolvono rapidamente”.
Questo movimento “… si fonda anche su tecnologie aperte, in grado di facilitare un apprendimento collaborativo e flessibile, e sull’aperta condivisione di tecniche didattiche che permettano ai docenti di giovarsi delle migliori idee dei loro colleghi”.
Si segnala, ovviamente, che “….ci sono molti ostacoli alla realizzazione di questa visione. La maggior parte dei docenti resta ignara della crescente quantità di risorse educative aperte. Molti governi ed istituzioni educative non conoscono o non sono convinti dei benefici di una formazione aperta”
Come fare per dare una significativa accelerata alla promozione di questi principi?
“…..In primo luogo, consigliamo agli insegnanti e studenti di partecipare attivamente al nascente movimento per l’istruzione libera…..”
“ … In secondo luogo, invitiamo insegnanti, autori, editori e istituzioni a rilasciare con licenza libera le loro risorse ….”
“ …. In terzo luogo, governi, istituti scolastici, licei e università dovrebbero dare la massima priorità alla formazione aperta…”.
Leggete qui il testo in italiano della dichiarazione completa.
Entrate qui per aderire anche voi.
Grazie ad Antonio che mia ha fatto conoscere questa encomiabile, anche se un tantino idealistica, iniziativa (che da bravo idealista ho già sottoscrito).