Forse troppo limitate le mie esperienze in merito, ma a Taranto si mangia bene me non benissimo. Cose, ovviamente, buone se capiti nel posto giusto. A parte le cozze alla tarantina (gratinate), non ho conosciuto altro di tipico. Forse nella cucina di terra si trova più tipicità. Parere fondato su un numero molto limitato di casi, ripeto.
La Fattoria, Via Abruzzo, 9. 099 7371161. A dispetto di un nome che prelude ad un posto rustico, ci troviamo in un locale di sobria eleganza e di un servizio professionale. Antipasti di mare molto curati, leggeri e gustosi (anche se si pasteggia ad acqua causa recupero serate impegnative con “cattive compagnie”). Due eccellenti spaghetti rossi alle veraci e via a smaltire nel lungomare tra sole, vento, raffreddore e mal di gola.
La Veccha Taranto, Piazza S. Egidio, Borgo antico, 099 4709000. Grazie alla tarantina Claudia, un incontro di Blog Diattici. Nella vecchia Taranto, zona porto pescherecci. Arredo sobrio, servizio idem. “Solito” giro di antipasti in cui troneggiano le cozze tarantine al naturale e con una gratinatura in cui ci deve essere del pecorino. Non arrischio la grigliata mista e chiudo con una buona pasta ai frutti di mare. Menù ripetitivo? Ruspante nella qualità e nel prezzo. Cost effective, direbbero gli anglofoni.
La taverna dei saraceni, via Duomo, 262. 099 4608030. Proprio quello cercavo, un posto ruspante, autentico, fuori dalle guide (che comunque seguo). Nella città vecchia, a pochi passi dal ponte girevole. Il consiglio di un commerciante (“si mangia benissimo, 12 € antipasto, primo e secondo”) mi porta in un buco che forse avrei evitato. Si comincia con una bruschetta con olio eccellente e pane sapientemente abbrustolito. Seguono alici marinate, polipo in insalata, impepata di cozze e cozze gratinate, polpettìne in sugo rosso. Salto, per vergogna, la trippa. Mozzarelline, salsicce con cime di rapa e ricotta grattugiata, il tutto giustamente piccante. Cancello il fritto, pessimisticamente ed inconsapevolmente ordinato ad inizio pasto. Con malinconia vedo passare sontuose e profumatissime paste fresche. Me la cavo con 14 € ed il dispiacere di non avere un doppio stomaco. Gentilissimi i proprietari di questo buon posto aperto da appena un anno ma che fonda sulla qualità e sul giusto prezzo la sua presenza nel mercato tarantino della ristorazione. Per fortuna ho almeno mezz’ora a piedi sul lungomare prima di arrivare in albergo.
Ha saltato la trippa? E pensare che il sottoscritto ci va apposta alla Taverna dei Saraceni per come la cucinano…