Al convegno sono state presentate anche 10 situazioni statali o sub-statali. Quelli che seguono sono gli aspetti che mi hanno colpito maggiormente in alcuni di queste.
Finlandia
Pur non presente, la Finlandia è stata sempre presente nelle citazioni. Queste alcune info raccolte qua e là. L’elevato valore conseguito da questo Paese per la terza volta su tre è dovuto anche alla ridotta variabilità che si riscontra al suo interno, all’elevato grado di equity conseguito.
Gli elementi della qualità sembrano essere: l’eliminazione della ripetenza, l’eliminazione della differenziazione precoce dei percorsi formativi, l’allocazione di risorse finanziarie “aggiuntive” ed individualizzate fin dai primi anni scolastici per attività di recupero e potenziamento.
Australia
In questo Paese si registra una progressiva perdita di posizioni e questo sembra dovuto più al miglioramento degli altri Paesi che ad un suo intrinseco peggioramento. Sono calate le presenze nelle votazioni più alte. Nella stampa è molto acceso il dibattito sui dati PISA e l’accusa prevalente che la scuola si è concentrata troppo sugli allievi peggiori trascurando i migliori. Uno dei rimedi che stanno adottando è la creazione di un curricolo nazionale superando i diversificati curricoli locali.
Regno Unito
Si ha una buona omogeneità interna escluso il Galles; performano meglio i maschi che le femmine.
Non hanno rilevato correlazione tra gli investimenti in educazione e performance.
Ciò che sembra essere rilevante è il monitoraggio costante delle performance delle scuole e questo stimola la competizione interna.
Spagna – Catalogna
Curiosa l’analisi che il professore di matematica ed indipendentista convito fa della bassa performance della sua regione (la Catalogna è una nazione senza stato, affermazione sua) tanto con riferimento alla media nazionale che rispetto a tutte le altre aree spagnole: tutta colpa della metodologia PISA, campionamento inadeguato, domande “strane”, troppa fatica nella compilazione che demotiva gli studenti all’impegno ….. Contento lui ….
Belgio francofono
Vi è un gap significativo tra le 2 comunità favore di quella fiamminga pur in presenza di indicatori economici migliori in quella francofona. E’ un sistema a bassa equity (significativa incidenza dello status socio-economico nella prestazione scolastica. Perchè differenze? Pare siano dovute caratteristiche familiari: stato lavorativo, libri in famiglia, status emigrativi. Le differenza più significative si hanno a livello di studente e di scuola e non di comunità. A livello di studente incide l’assenteismo, il consumo di sostanze e la microcriminalitá.
E’ stata rilevata la presenza di Ghetto schools, scuole ad elevata presenza di situazioni di marginalità socio-culturale.
Cina – Macao
Ci sono scuole che sono sempre sopra la media ed a aree sempre sotto la media nazionale.
Ciò non vuol dire che scuole under-performer siano scuole povere perché PISA misura un effetto cumulativo di 10 anni di scuola .
Si nota che studenti appartenenti a famiglie con indice socio-economico alto vanno in tutti i tipi di scuola, quelli con indice basso vanno nelle scuola dove tutti gli studenti appartengono a famiglie con indice basso.
Il boom economico non è rispecchiato della qualità della scuola.
La formazione degli insegnanti è ritenuta ottima; gli insegnati sono certificati ad un livello di master e sono soggetti a valutazione periodica.
Portogallo
Un Paese a bassa prestazione scolastica con differenza interne poco marcate, un sistema molto inclusivo e molto costoso. I risultati non sono in linea con lo sforzo che viene fatto.
Tradizionalmente la scuola è molto selettiva il che genera un tasso elevato di ripetenza. A livello di pubblica opinione questo fatto è molto apprezzato ma i policy-makers vorrebbero cambiarlo perché la scuola buona non è quella che seleziona e boccia.
Tra le misure che si stanno prendendo vi è la generalizzazione della scuola pre-primaria; la considerazione dell’educazione come occupazione full time per studenti ed insegnanti (provvedimento che sta avendo un impatto molto soddisfacente) la formazione on job per i docenti, la chiusura di 2500 microscuole (10 allievi), la costruzione nuove scuole in cui sono presenti tutti gli ordini di scuola obbligatoria, il rinforzo generalizzato dell’insegnamento della scienza.
Canada
Interessante, in questo Paese, le ricerche correlate al PISA: fin dal 2000 stanno seguendo gli sviluppi scolastici degli studenti che hanno partecipato al PISA ed hanno notato che vi è correlazione tra i risultati ottenuti al PISA e la progressione scolastica: migliore era stata la performance, maggiore è la probabilità che il percorso superiore si concluda con successo e che ci sia un proseguimento della carriera scolastica con il passaggio all’università. Ma all’interno di questa tendenza
Polonia
Pur non presente, il caso Polonia è stato più volte citato in quanto la sua performance è aumentata in modo significativo e ciò è coinciso con una robusta riforma del sistema educativo del quale si è detto poco. Non ho, quindi, idea di quali cambiamenti siano stati fatti. Qualcuno ne sa più di me?