MaestraLeila, in arte Leila Moreschi, intervenendo su Orientamenti & Disorientamenti in tema di PISA e competenze degli insegnanti cita un passo del fu ministro Fioroni che commenta, egli stesso, il PISA “«Credo che dobbiamo rivedere per gli insegnanti il sistema dei master e dei corsi di aggiornamento. Perché in questo campo si è verificata una situazione simile a quella che Lutero condannava a proposito delle indulgenze: è certo il lucro di chi vende le indulgenze, ma non è affatto certa l’acquisizione del posto in Paradiso»
Dopo “impressioni” raccolte al volo sul senso delle SISS (tra le più benevole “SISS, la CEPU dell’apprendimento) , ecco una autorevole presa di posizione (anche se il citato Fioroni seguendo una moda imperante potrebbe sempre dire: “non volevo dire questo”) su come anche iniziative nate per scopi lodevoli (qualificare gli insegnanti), vivendo in certa atmosfera e cultura (ed entrando, quindi, a pieno titolo nelle dinamiche reali anche se sotterranee che muovono parecchia accademia), abbiano perduto per strada tutta la loro autorevolezza riducendosi ad un diplomificio e ad una ulteriore pedina da giocare nella catena del potere.
Ma che sia proprio così?
Ciao Gianni, io personalemte non credo che si possano “qualificare” le persone con un Siss, per il semplice motivo che chi arriva da un percorso di stampo prettamente Positivista(come è la scuola ancora oggi) è difficile che cambi metodo.
Il Siss è un’altra tassa in più che serve per scalare le classifiche, ma nel momento in cui molti fanno il Siss siamo di nuovo puntoedaccapo!
Un sistema fatto prevalentemente da “valutazioni” “prove” “test” è un sistema rigido che non permette espressione delle capacità intellettive e di conseguenza non riesce a far emergere la “qualità” delle persone.
P.S. ma ti è arrivata la mail su quel fantomatico progetto?
E’ una boiata??