Ci siamo. Domani sarà in libreria il “mio” primo libro (a cura di). Lo pubblica Erickson e si intitola “Le tecnologie nella didattica. Lo stato dell’arte all’inizio del nuovo millennio”.
Qualche dettaglio in più qui
Ecco l’indice:
Premessa:
– La breve storia delle tecnologie digitali nella didattica. Giovanni Marconato
Parte prima_ Lo stato dell’arte della didattica con le tecnologie
– La costruzione di modelli mentali con i Mindtools David Jonassen, University of Missouri, Learning Technologies and Educational Psychology
– Per una ergonomia dell’apprendimento. ICT nella scuola: quali rapporti?
Antonio Calvani, Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Firenze
– L’inversione del rapporto Studente – Istituzione: il ruolo dei PLE, Personal Learning Environments) Oleg Liber, University of Bolton – UK, Direttore CETIS (Centre for Educational Technology and Interoperability Standards
– Apprendimento attraverso l’esplorazione di simulazioni (Simulation-based inquiry learning) con SimQuest. Jan van der Meij, Twente University. Faculty of Educational Science & Technology, Department of Instructional Technology;
– Apprendimento informale e il ruolo delle Tecnologie Sociali emergenti
Teemu Arina, Dicole Oy. Helsinky
– L’utilizzo delle tecnologie per la verifica e la valutazione di iniziative di apprendimento: opportunità, decisioni e vantaggi. Rose Marra, University of Missouri, Learning Technologies and Educational Psychology
– E-learning senza Learning Object: un approccio per attività di apprendimento
Giovanni Marconato
– Comunità di apprendimento e tecnologie digitali: aspetti psicologici
Stefano Cacciamani, Facoltà di Scienze della Formazione, Università della Valle d´Aosta
Parte seconda: Esperienze
– Un corso per “Animatori di reti” (di relazioni…)Davide Biolghini. Studio Teos
Wiki wiki web a sostegno dell’articolazione. Marco Caresia, formatore C.T.S. L. Einaudi, Bolzano
– Competenze per la costruzione della cittadinanza digitale consapevole
Luisanna Fiorini, Istituto Pedagogico per la comunità linguistica italiana, Bolzano
– Mettersi in gioco: serious games e apprendimento esperienziale per la formazione in azienda. L. Pannese, M. Carlesi, L. Riente. i-maginary.it
– Ontologie e folksonomie nel progetto EduOntoWikiCorrado Petrucco. Scienze della Formazione – Università di Padova
– L’uso di video su Internet nella didattica universitaria. Marco Ronchetti. Dipartimento di Informatica e telecomunicazioni. Università degli Studi di Trento
– Pedagogia criticocostruttiva: una sperimentazione di didattica universitaria blended presso la Libera Università di Bolzano. Beate Weyland, Università di Bolzano
– Il Programma di Didattica con le Tecnologie “Pionieri” Patrick Zanon, Roberto De Colle, Giorgio Scuttari, Paola Tiengo, Salvatore Guarino
Complimenti… e un brindisi al lambrusco per il parto!
Benissimo! L'ho appena ordinato direttamente alla Erckson.
Grazie. Almeno una copia viene venduta e, come diceva un umorista di cui non ìricordo il nome nelal prefazione di un suo libro,"I proventi della vendita di questo libro andranno ad una famiglia bisognosa. Quella dell'autore"
Come ti ho giò scritto altrove: congratulazioni e auguroni!
L’indice è di tutto rispetto, presto vedremo il libro nella sua totalità.
E’un piacere poter trovare raccolti in una pubblicazione tutti gli interventi di Bolzano Conversation…
Grazie!
Ciao e grazie Maria Teresa. Il libro è qualcosa di più degli atti. Più di metà degli interventi è stato arricchito dall’autore proporio per la pubblicazione ed è stato aggiunto un nuovo saggio
Ho perdonato la tua assenza 😉
Congratulazioni Gianni,
ho dato una scorsa sul “sfoglia il libro”: lo leggerò!:-)
g
Grazie Gianni, ribadisco il mio interesse per il libro che acquisterò sicuramente, a maggior ragione se gli interventi, che già avevo trovato di grande interesse, sono stati arricchiti…
Sono molto interessato all’uso delle nuove tecnologie nella scuola ma non sono un insegnante. Sono un genitore che sta seguendo i figli nel loro percorso scolastico e da professionista dell’ICT cerco di portare la mia esperienza al servizio della scuola.
Vorrei sapere se il libro è diretto ad un pubblico di docenti o se può essere metabolizzato anche da un profano di didattica come me.
Grazie
Gentile Signor Lugli, la ringrazio per l’attenzione per il mio lavoro. Il libro è per un target di addetti ai lavori e dubito che un “profano” come lei stesso si definisce possa trobarne un senso …a meno che uno non sia particolarmente curioso ed attratto dalle “novità”