Con lo slogan “Active Classroom” un tecnico dell’azienda d formitrice di LIM che sponsorizza l’evento, si esibisce in una gustosa performace teatrale per dimostrare la ricchezza delle stesse.
Come non rimanerne impressionati? Posso dire che, certamente, si dinamizza l’insegnamento. Ma l’apprendimento? Ne beneficia? Se si, come? Non vedo ancora l’allievo che si attiva (cognitivamente, non manualmente). Sempre l’insegnante al centro!!!
Glooria Sinini presenta i dati di un monitoraggio DiGiScuola, un grande progetto di sperimentazione e ricerca sulle LIM (parole sue). Docenti mediamente soddisfatti dell’uso della LIM con un uso discontinuo pur avendo la lavagna in classe. Vantaggi: incremento dell’intresse degli studenti per la didattica ; si aprono spazio per nuove pratiche didattiche che scardinano il ruolo tradizionale dell’insegnante. Criticità: tanto tempo per prepararsi. Con la pratica si hanno “risparmi” anche attraverso il riuso.
Scenari per l’uso della LIM:
– come ponte tra passato (didattica trasmissiva) e futuro (didattica attiva),
– come strumento per l’integrazione di diversi sistemi di apprendimento (il riferimento è alle teorie degli stili di apprendimento, delle intelligenze multiple) oltre la funzione logica e verbale con la visiva e cinestesica,
– per la partecipazione degli studenti (ottima partecipazione e buon interesse).
Dalla ricerca emergono diversi profili d’uso collocati all’interno di uno spazio caratterizzato da un continuum che ha come estremi l’uso come strumento di rappresentazione e ambiente di costruzione (strumentale – critico); e dal un secondo che va dalla didattica trasmissiva a quella costruttivista.
I 4 profili d’uso che emergono sono:
– rappresentazione (si usa per rappresentare contenuti)
– linguaggio naturale degli studenti (si sfruttano le loro modalità normali di comunicazione)
– co-costruzione tra docenti
– co-costruzione con studenti
Solo 14% didattica costruttivista; dominante è l’uso “strumentale”.