Ho ascoltato con attenzione (e con il mio abituale atteggiamenmto critico) tutte le presentazioni ed ho tratto i seguenti insegnamenti:
– le LIM sono un fiume in piena. Innarrestabile
– converrebb, come sempre e come è giusto, la solita corsa per occupare le posizioni migliori (e più redditizie) tanto per chi piazza la macchina che per chi offre servizi
– dato che ci sono, si cerca di dare loro un senso (dato più evidente) e su questo tutte le nostre menti migliori ci stanno dando, per fortuna, dentro
– questo “miglioramentO” della didattica lo si cerca (per ora senza grandi risultati, pare) nell’alveo del costruttivismo
– si evidenzia un uso prevalente che viene chiamato di tipo “1.0” e si auspica una evoluzione verso un uso “2.0”
– se ne parla nella prospettiva di un uso come strumento che dovrebbe diventare “normale”, come dotazione dell’aula, come strumento per il docente
– ci si accorge che da sola, la LIM non porta tanto lontano e si inzia a vederla collocata all’interno di un setting, concettuale ma anche tecnologico, più ampio e ricco
– i suggerimenti “intelligenti” sull’uso evidenziano utilizzi che si possono fare TUTTI anche senza la LIM
– la LIM come “pretesto” per innovare la didattica e più in generale le pratiche scolastiche. Un pretesto piuttosto costoso.

Super-conclusione: è chiaro che il problema non è la tecnologia, la sua disponibilità, la capacità di usarla (nulla di quanto vede nelle LIM la soluzione, può essere affrontato con altre modalità e con altri strumenti e non pare proprio che le LIM possano offrire di più e di meglio se non in qualche caso ben delimitato).
Il vero problema è la capacità del nostro sistema educativo di migliorarsi innovandosi. Ed in questa direzione non vedo segnali tanto incoraggianti. Il puntare sulle LIM mi pare tanto frutto di un pensiero approssimativo alla soluzione del vero problema.

Super-super-conclusione: la LIM? meglio averla che non averla. Tanto, i problemi ci sono sempre.

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12 pensiero su “Le LIM al CREMIT – cosa ho imparato”
  1. gianni, sta accadendo: arrivano, e personale di vario livello che non ne ha mai sentito parlare è destinato a decidere se, quante e dove andranno messe, poichè non ha le informazioni di base si beve quello che arriva dagli USP USR MIUR vari e dalle case produttrici, mirabolanti esternazioni di magiche soluzioni intergalattiche, e poi? C'è il ricorso al TAR che ne blocca l'assegnazione… forse è segno?!?!?

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