Cristina Galizia colpisce ancora e lo fa con la consueta efficacia, ironia, intelligenza.

Stavamo ciacolando tra chat, mail, fb e diavolerie varie (come se il telefono non fosse. ancora, stato inventato) se proporre o no il giuramento (l’ultima, in ordine di tempo, sfida de La scuola che funziona), che la Cristina nazionale ci replica con un gustoso allegato dicendo: “ragazzi, questo è il mio giuramento; me lo stampo e me lo metto sul comodino”.

Una grande sensibilità umana, un alto senso della professione, una chiara percezione della criticità del proprio lavoro, dei rischi che l’insegnante può correre nell’uccidere la speranza di fururo e della possibilità che egli ha nel dare speranza, nel dare futuro.

Qualche evidenziazione mia; consentimelo Cristina .. dato che qui è casa mia

Consapevole che sono qui non per scaldare la sedia e che la cattedra potrebbe benissimo essere occupata da qualcun altro, oggi mi impegnerò a dare il meglio a questi ragazzi che mi siedono davanti. Farò del tutto perché non attacchino chewing gum sotto il banco: li impegnerò in lavori significativi e intriganti, li aiuterò a collaborare e ad agguantare l’obiettivo. E magari chiederò di optare per le caramelle. Eviterò che migrino per i corridoi e organizzino i bagno-camp, partendo da argomenti di loro interesse e giungendo a fine lezione con uno scopo raggiunto. Coltiverò il dialogo incentivando la divergenza di opinione, fermandomi solo quando volano libri. Tralascerò di dare valutazioni numeriche come i numeri al lotto, anche perché i numeri da 1 a 10 non escono molto. Opterò invece per una valutazione formativa che dimostri i progressi fatti e indichi la via del miglioramento e che sia anche la via verso una maggiore autostima. Condividerò con loro gli insuccessi e, dopo aver sommessamente declinato accidenti e perfezionato invettive, studierò con loro il tragitto da seguire. Mi impegnerò con tutta me stessa perché nella scuola non si perpetuino le divergenze socioculturali, possa io finire a coltivare campi con la penna Biro: lotterò perché i più svantaggiati possano avere nella scuola un’occasione di riscatto e un domani possano dire di avermi superato alla grande. Oggi farò tutto questo, cosciente dei miei limiti e della mia umanità, perché ho scelto di fare questo mestiere, perché credo nell’intelligenza dei ragazzi, perché ho deciso di scommetterci sopra. Spero solo di non farmela sotto.

Pubblicato con il permesso dell”autrice (se ho capito bene)

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7 pensiero su “Promemoria di un docente intelligente”
  1. ahahah! Santa pace…
    Quando ho scritto il “Promemoria”, l’ho fatto divertendomi a mettere nero su bianco le mie idee sulla scuola, in modo un po’ scanzonato, come mio solito, pur credendo profondamente in quelle parole…mai però avrei immaginato che avrebbe fatto strada ahahah! ( anche se ce l’ho veramente sul comodino -e pure nel portafogli-)

    Devo però dire una cosa: da quando è nata questa discussione sul “giuramento” e da quando questo strambo scritto ha visto la luce, ogni volta che in classe mi trovo in difficoltà o mi viene di gettare la spugna, ripenso a queste parole e, figurandomi a coltivar campi con la penna Biro, stringo i denti e vado avanti! Giuro! 😀

    Ottima l’iniziativa de LSCF sul giuramento!
    Alla prox!

  2. “Studierò Calcolo delle Probabilità e Statistica perché possa prima capire io e poi spiegare ai ragazzi che i numeri da 1 a 10 escono esattamente come gli altri *”.

    (per il resto, d’accordo 🙂 )

    * così poi non buttano soldi al Lotto.

  3. ops, non ero ancora venuta a leggere il post sul blog (l’ho fatto dal mio google reader).
    Felice di aver letto anche il commento, incoraggiante caspita!, di Cristina:
    “ogni volta che in classe mi trovo in difficoltà o mi viene di gettare la spugna, ripenso a queste parole e ….stringo i denti e vado avanti!”
    mammamia se non serve!!!
    grazie grazie, Cristina. Anche per questo.
    g

  4. Sottoscrivo in toto (compresa la correzione statistica), tranne che per il “possa io finire a coltivare campi con la penna Biro”.
    Sto iniziando un orto e già con gli strumenti appositi non è una delizia!
    😉

    M.

  5. Cristina, che dire…la trovo perfetta. Mi sono addirittura commossa leggendola. Condivido pienamente questi principi, tutti, e se me lo permetti metterò questo “impegno scritto” anche sul mio comodino, oltre che nel mio cuore. Grazie.
    Loretta

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