Leggo su l’Espresso (n. 50, pagina 125, sezione Scienze):
Educare i bambini all’apprendimento e alla curiosità, da quando sono nella culla al momento di di iniziare la scuola, dai sei mesi ai sei anni .. E’ per questo che dal 1999 pediatri e bibliotecari ….
Allora: è ben probabile che si tratti della consueta approssimazione di tanti giornalisti che banalizzano questioni complesse, ma messa così, si tratta di persone che hanno poco chiaro come le persone, e soprattutto i bambini, apprendono.
I bambini non hanno nessun bisogno di essere educati ad apprendere! I bambini hanno una naturale propensione ad apprendere; apprendono avidamente tutti i giorni anche senza che nessuno “insegni” loro.
Apprendono facilmente, con grande impegno e piacere perché sentono che quando imparano poi sanno fare qualcosa (goal-directed learning, direbbero gli studiosi).
Il problema è che quando arrivano a scuola, questa tensione all’apprendimento si spegne perché progressivamente cessa quel legame tra apprendimento e suo significato per chi apprende: da un imparare per usare ciò che si impara, ad un imparare per imparare.
Non si coglie più il senso di ciò che si dovrebbe imparare. Da qui nascono tanti dei problemi che tanti insegnanti rilevano.