Non ho letto il Renzi – pensiero sulla scuola, né lo leggero. Né lo commenterò, ovviamente (ovviamente ma non tanto, visti tanti commenti al buio).
In realtà avevo iniziato a leggerlo ed a buttare giù le mie riflessioni, ma ho presto desistito per varie ragioni.
- Sono stanco di leggere le buone intenzioni del politico di turno;
- Fino a che non vedo soldi aggiuntivi, non spostati da altri capitoli di bilancio, non mi interessa alcuna ipotesi sulla scuola;
- La “consultazione” è un falso approccio democratico; E’ retorica della democrazia;
- La decisione finale, se mai si materializzerà qualcosa, non sarà in alcun modo influenzata dai punti di vista di chi la scuola la fa (insegnanti, dirigenti, studenti, famiglie);
- Sulla scuola ci sono idee, punti di vista, valutazioni, che coprono un range praticamente infinito: trovi di tutto ed il contrario di tutto, quindi Renzi & Giannini troveranno di certo nelle posizioni di qualcuno un avallo a qualsiasi loro decisione;
- Mi sono stancato di lamentarmi (e di sentir lamentele) per le pessime condizioni della scuola italiana e non sento aria per essere ottimista. Quindi, mi occupo di altro e preferisco lavorare con insegnanti e dirigenti che la buona scuola, quella con la b minuscola, quella di tutti i giorni, la fanno senza tanti proclami.