Un nuovo impegno editoriale per l’anno scolastico 2017 – 18, questa volta con l’editrice La Scuola e per una delle riviste storiche per la scuola primaria: SCUOLA ITALIANA MODERNA.

Con Francesca Musco (già “socia” in numerose pubblicazioni per altro editore e in attività di formazione) terremo una rubrica mensile in tema di competenze, PILLOLE DI COMPETENZE.

Quando l’Editore ci ha chiesto questa collaborazione ci siamo domandati come poter trattare l’argomento senza rischiare di scadere nel banale dicendo le solite cose.

La nostra intenzione era, ed è, di non fare quella teoria di cui sono pieni libri e saggi (anche i nostri! Mica siamo immuni dal peccato originale di ogni autore di didattica) ma neppure scadere nella banalità del “pratico”, dando consigli e suggerimenti che hanno senso solo per noi che li diamo.

Come, allora, offrire un contributo sensato e cogliere la vita vera, reale, pulsante della classe? Come intercettare le tematiche più sentite  dagli insegnati? Le loro esigenze, i loro dubbi? Come dialogare in modo autentico?

La soluzione la abbiamo trovata nelle nostre attività quotidiane: Francesca in quelle di insegnante in una scuola primaria e formatrice, io in quelle di formatore, ultimamente molto impegnato sulla tematica delle competenze.

Francesca ha ordinariamente una didattica del reale attraverso compiti autentici strutturati o spontanei e lavora nella prospettiva di attivare e sviluppare le risorse dei suoi alunni e ritiene che sia suo dovere aiutarli ad essere persone competenti.

Da questa sua esperienza, in ogni numero, Francesca proporrà delle attività didattiche da lei realizzate  in forma di compiti autentici per aiutare gli alunni a crescere competenti.

Nei mie corsi “competenze” molto spesso inizio le attività didattiche consegnando un foglio e chiedendo agli insegnanti presenti di scrivere delle domande sulle competenze: quali dubbi o quali curiosità hanno sulla didattica per le competenze.

Nei corsi che ho fatto in questi anni ho costruito un repertorio di qualche centinaia di domande che riflettono la percezione autentica che l’insegnante ha della questione: cosa non gli è chiaro, le contraddizioni che percepisce, i timori, le criticità … Tantissime domande, alcune “imbarazzanti”, altre che mai mi sarei aspettato ma che mi consentono di “entrare” nel pensiero di chi dovrebbe, poi, agire.

Per questo, la rubrica sarà strutturata in buona parte attorno a quelle domande e a quelle cercheremo di dare una risposta, una nostra risposta, data a partire dalle nostre visioni e dalle nostre esperienze. A volte risponderà uno solo di noi due, altre risponderemo entrambi offrendo, così, due prospettive, quella della maestra e quella del formatore.

Nel primo numero troverete le nostre risposte a queste domande:

Cosa c’è di nuovo nella didattica per le competenze? Abbiamo sempre fatto questo tipo di didattica, anche se non usando questo termine.

La certificazione delle competenze sarà una procedura che semplifica il nostro lavoro o un modo per renderlo burocraticamente più complicato di quello che è già? 

Quando programmare per competenze?

Come progettare un compito autentico?

Nel numero di ottobre, la domande saranno queste:

Quale può essere una definizione precisa di “competenza”? Se ne sono sentite tante …

Come posso capire se si sto facendo didattica per le competenze? 

Perché è necessario formare le competenze?

Quando cominciare a lavorare per competenze? I bambini di prima non sono troppo piccoli?

Altre domande verranno…. Se volete porne anche voi, scrivetele qui sotto nei commenti.

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