La scuola ha da sempre la funzione di controllo sociale. La sua funzione istituzionale è di omologare le nuove generazioni al disegno sociale, culturale ed economico che il potere persegue. E’ sempre stato così e non può essere diversamente: controllare e omologare è nella ragion d’essere dell’istituzione scuola.
La scuola è, però, fatta anche per le persone, per assicurare loro strumenti di realizzazione e di libertà anche dai condizionamenti che il potere impone.
Gli interessi delle persone e delle istituzioni sono spesso in conflitto e se l’istituzione-scuola si muove per controllare ed omologare, la libertà delle giovani persone è nelle mani degli insegnanti che devono scegliere se stare dalla parte del potere o delle persone.
Insegnare è aiutare ad essere liberi: la funzione dell’insegnante è aiutare a capire dove il potere voglia portare le persone, perché e vantaggio di chi. Insegnare è aiutare a sviluppare senso critico e non accettare i modelli di vita funzionali al mantenimento del potere.
Per questo, il vero insegnamento è un atto sovversivo. Insegnanti sudditi sviluppano studenti futuri sudditi.