Un giuramento di Ippocrate anche per gli insegnanti
Forse
non sarà un “giuramento ” e di certo non sarà di
Ippocrate, ma certamente produrrà un qualcosa che traccia i riferimenti
valoriali e pedagogico-didattici essenziali per chi è insegnante oggi.
La
nostra consapevolezza, che è pure un’esigenza di identità e di progetto, è
scaturita in modo naturale dalle riflessioni collaborative che si stanno
intrecciando in questi mesi tra blog individuali e social network.
Questa
proposta viene fatta dalle persone il cui nome compare in calce a questo testo
e viene sottoposta,
in questa prima fase, agli
insegnanti che incontriamo nelle nostre interazioni quotidiane in rete per
presentarla, successivamente, a tutti gli insegnanti.
Cosa
L’idea
è di redigere un breve documento, una decina di punti, che renda espliciti i
valori che devono animare l’azione professionale di ogni insegnante che
intenda rispondere alla missione che la collettività gli/le ha assegnato, cioè
di educare, formare, istruire le nuove generazioni per prepararle alla loro vita
adulta come persone, cittadini, professionisti.
Qualcosa
di simile a quel giuramento che fanno i medici quando si avviano alla
professione: valori, principi etici, pratiche.
Come
(la roadmap)
L’obiettivo
operativo è di presentare quello che provvisoriamente chiamiamo “giuramento”
all’evento di Venezia del 2 luglio, La scuola che funziona Camp, che
si terrà nell’ambito di VeneziaCamp 2010.
Questa
la roadmap proposta
1)
Pubblicazione
di questo testo, oltre che nel netowork, anche nei blog degli insegnanti
che intenderanno fungere da “promotori” dell’iniziativa e nei forum del
network La scuola che funziona
2)
Identificazione, tramite discussione nei blog e in LSCF, della denominazione da
dare al “giuramento”. Si dovrà stabilire cosa sarà (giuramento?
impegno? promessa? patto? altro?) e in nome di chi questo viene fatto
(eminente figura di educatore del passato). Dunque prima faremo un
brainstorming per identificare le opzioni e successivamente un sondaggio per la
scelta
3)
Definizione dei contenuti del “giuramento” tramite discussione in La
scuola che funziona e blog aderenti
4)
Presentazione pubblica al LSCFcamp precedeuta da ampia azione informativa via
web, ma non solo
5)
Sottoscrizione del “giuramento” tramite firma per chi sarà presente a
Venezia il 2 luglio e adesione in LSCF; nel wiki del network sarà attivata una
pagina con il giuramento e con i nomi delle persone che vi avranno
aderito
6)
Promozione continua on-line e in luoghi fisici del giuramento per la
sua massima diffusione e adesione. Obiettivo: 1000
adesioni in 6 mesi.
Perchè
Queste
le ragioni della proposta
La
proposta di redigere insieme un documento, che per semplicità e sintesi abbiamo
definito “il giuramento d’Ippocrate degli insegnanti” è nata dalla
percezione chiara e distinta che tutto il lavoro del nostro network, pur se
articolato, complesso e diversificato , tenda comunque a comporsi verso un ampio
progetto nel quale la volontà di far emergere il buono della scuola che
funziona si concretizza anche in una
volontà di trasmettere la nostra identità di insegnanti come qualcosa di
specifico, di culturalmente significativo e socialmente impegnato. Impegno
significa dare un senso e una direzione alle nostre attività e impostarle
secondo convinzioni ideali, morali e (anche, perchè no?) politiche in
senso civico alto, di cittadini che hanno un ruolo di responsabilità nella
formazione di altri cittadini.
Su
questa percezione si innescano alcuni fatti concreti, come le discussioni in
materia di didattica presenti sul network e su tanti blog personali”
La
parola “giuramento”, che stiamo usando per comodità, è provvisoria ed in
attesa di il contributo e le proposte di tutti così come i contenuti che
nasceranno dallo scambio di riflessioni e idee.
Uno
è il cardine della proposta: la nostra figura professionale è spesso
oggetto di analisi e non mancano critiche. Potremmo rispondere come al solito,
ossia rivendicando le fatiche a cui non si dà adeguato riconoscimento né
morale né economico; ma possiamo anche rispondere dando spessore e contenuto
qualificante al nostro impegno (il giuramento è appunto questo).
L’impegno
di chi ha scelto una professione a cui si è spesso attribuito il valore di una
missione perché:
a)
è stata intesa come un importante compito da portare a termine con
dedizione, passione, intelligenza e avvalendosi di competenze specifiche
b)
ha ricevuto mandato dalla società di svolgere questo compito nella
scuola pubblica (e non solo)
Si
tratta di trovare insieme una ampia formula comune.
Le
tappe del lavoro possono seguire uno schema semplice contenente i punti
fondamentali che caratterizzano la nostra identità.
Possiamo
ipotizzare di iniziare innescando nuovi contenuti sui fondamentali
1)
Insegnare oggi: chi siamo
2)
Insegnare come
3)
Perché la nostra professione ha una specificità che la rende missione
fondamentale
4) Gli
obbiettivi su cui ci impegniamo
Parole
il cui senso concreto ben conosciamo e che la nostra esperienza può
implementare e completare.
Aspettiamo
il prezioso contributo di tutti voi.
Per lo sviluppo del “giuramento” (contenuti e
nome) si lavora nel network La scuola che funziana, in questa discussione qui http://www.lascuolachefunziona.it/forum/topics/un-giuramento-di-ippocrate-per
Promuovono
- Loretta
Bertoni - Danila Caprera
- Maria Teresa Carrieri
- Elena Favaron
- Elisa Fonnesu
- Carmina Ielpo
- Cristina Galizia
- Gianni Marconato
- Pino Monopoli
- Vincenzina Pace
- Valeria Pasquino
- Mariaserena Peterlin
- Renata Puleo
- Riccardo Rivarola
- Antonio Saccoccio
[…] me è arrivato l’invito di Gianni Marconato ad aderire all’iniziativa di lavorare ad un giuramento di Ippocrate anche per gli insegnanti(*)… Per diversi motivi me ne sono tenuta fuori ma non poteva non colpirmi l’ennesimo […]