Questo è un (non) post cancellato al momento della pubblicazione

Lo ho cancellato perché mi sembrava troppo cattivo verso tanti blog e blogger aspiranti professionisti del blogging. Ed una volta tanto mi sono cucito la bocca da me.

Nel post avevo scritto

  • Di un mio blog “stupido” (non questo, che è serio, almeno per me)
  • Dell’importanza dei “contatti” a scapito della sensatezza di cosa viene scritto
  • Del nulla che ci sta dietro a tanti “contatti”
  • Delle “raffinate” strategie implicite per attirare visitatori.

Lo ho cancellato, anche, perché mi sono accorto che il mondo dei blog rappresenta l’infinito campionario dell’umanità presente nella vita reale. Il che testimonia dell’inutilità di tanta sociologia del blogging (che anch’io avevo iniziato a fare).

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13 pensiero su “I blog che non mi piacciono (non post)”
  1. non ho capito.. ora rileggo. Per il momento ti lascio un (non) commento e aspetto il post vero incuriosito.

  2. Scusa alex2000 – e gli altri eventuali lettori – per questo post tra il surreale ed Alice nel paese nelle meraviglie, il (non) post è proprio questo. Quello che avevo scritto (e cancellato)ho preferito non pubblicarlo perchè troppo acido (mi starò evolvendo verso uno stato di zitellaggio …)e, tutto sommato ingiusto verso coloro che avevo preso nel mirino (come si capisce, quelli per cui il blog è una questione di numeri di contatti). Personalmente preferisco un commento a 50 contatti anche perchè molti contati sono fasulli nel senso che si tratta di gente che capita per caso nel tuo blog cercando altro(e sono tanti)e se ne vanno senza neppure leggere un post

  3. Cosa mi ha fatto arrabbiare? Arrabbiare nulla, è che sono allergico a forme smaccate di esibizionismo, di auto-erotismo boggistico, alla facile, fatua, vacua celebrità, a tutto ciò che sconfina nella stupidità. Complesso di superiorità? snobbismo intellettuale?
    Può essere

  4. Grazie per l’identità disvelata. Se linki anche il tuo blog gusto (che conosco e frequento), si vede subito il tuo lavoro di blogger “serio”

  5. il mio blog è su http://www.edocet.net/wordpress

    dovrebbe essere accessibile anche dal mio profilo.

    non credo di meritare l’aggettivo serio come blogger, sono nel settore un neofita, sono solo un insegnante di scuola media, senza presupposti tecnologici forti e con basi pedagogiche probabilmente tutte da aggiornare.

    comunque grazie 🙂

  6. Concordo pienamente con il tuo ragionamento. Correre dietro ai numeri effimeri delle statistiche fa troppo marketing e poco blogging. Sono anche io convinto che mi emoziona molto di più un commento ad un mio post piuttosto che decine (centinaia?!?!?) di accessi senza “riscontro”, è come avere un opera d’arte esposta in una galleria con centinaia di persone che ti passano davanti e nessuno che la guarda.
    Alessandro

  7. Me lo avete estorto! Eccolo il (si) post (grazie Mario) abortito. Opportunamente riveduto, corretto, depurato, intellettualizzato, adornizzato.
    Alessandro: un po’ di marketing va bene, ma tutto e solo marketing, il vuoto dentro il post, questo non mi piace. Siamo sulla stessa linea.

  8. Peccato, l’avrei voluto leggere il post… 🙂
    Devo dire, ad ogni modo, che trovo la sociologia del blogging una materia affascinante, e non e’ detto che la si debba praticare a soli scopi di autopromozione, giusto?

    Oh, sociologia si fa per dire, parlando di opinioni e non di teorie scientifiche, che per le seconde ci vorrebbero preparazione e merito adeguati.

  9. Il tono del post originario, con le dovute pulizie, è quello del post successivo “fenomenologia …”. Circa gli usi del blog, ovvio che molti sono non di auto-promozione.

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