Dato che questo tema mi prende parecchio, soprattutto per ragioni professionali, cerco di capire in cosa possa consistere il “bravo insegnante”. La risposta non è una sola, ma di certo una è anche quella che segue.
Credo che nell’esperienza scolastica di tanti studenti l’apprezzamento vada a quegli insegnanti che li hanno aiutati a vivere l’esperienza di aver capito qualcosa di significativo, qualcosa che avesse avuto la pena di capire.
Capito, non memorizzato.
L’esperienza di capire è qualcosa di nuovo è impagabile.
Capire vuol dire dare un significato personale agli “oggetti” che la scuola propone agli studenti di imparare. Capire vuol anche dire agganciare le cose nuove a quelle che già si sanno.
Conversando con insegnanti mi imbatto spesso in espressioni come: gli ho detto, gli ho spiegato … perché è importante … perché è utile…. che in futuro si accorgerà che …
Ecco, il “dire che” non ha nulla a che fare con la comprensione.
Il “dire” è un gesto dell’insegnante; il dire riflettere la comprensione e la consapevolezza dell’insegnante, che non è, se non in casi rarissimi, anche quella dello studente.
L’insegnante può dire quel che vuole, può avere anche le più solide e fondate convinzioni, può essere in grado di argomentare per ore, ma se lo studente non “capisce” in modo autentico (e non per quell’ubbidienza dovuta in cambio di un buon voto), tutto scivola via e prima o poi viene dimenticato.
L’insegnante con tutta la sua competenza, con tutta la sua buona volontà non avrà lasciato nulla dentro lo studente (anche se si è guadagnato un buon voto) e quello studente non avrà ragioni per ricordarsi di quell’insegnante.
Diverso è per quell’ insegnante che è riuscito ad aiutare lo studente ad aprire la sua mente ad un pensiero nuovo, ad una nuova comprensione. Quell’insegnante sarà ricordato, apprezzato, ammirato. Molto di più di quell’insegnante che ha elargito dei buoni voti.
Cosa caratterizza questo insegnante? Di certo il “bravo insegnante” è una persona capace di ascolto. L’insegnante capace di ascoltare più di quanto parla non può non essere un bravo insegnante.