I lavori per la costruzione di un Ipertesto per la Flessibilità Cognitiva (cioè basato sulla teoria della flessibilità cognitiva) sul tema della Gender Education a scuola procedo a ritmi … compatibili e sostenibili.
Siamo ad un buon punto: abbiamo identificato i “casi” arricchiti da numerosi “punti di vista” e da questi abbiamo estratto numerose “tematiche” che attraversano quei casi.
Questi i casi che abbiamo selezionato:
I libretti UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale;
Venezia: le “fiabe gay”;
Monza: progetto Rainbow;
Educazione ai cinque generi a Cagliari;
Luxuria in una scuola a Modena.
Ciascuno di questi casi è stato descritto, documentato e corredato da numerosi “punti di vista” ad evidenziazione della complessità della tematica che ogni caso porta con sé.
Analizzando i casi abbiamo estratto numerose “tematiche” che, pur nella loro specificità e diversità, li attraversano e li rendono rappresentativi della tematica generale. Queste le “tematiche” che caratterizzano la Gender Education. Alcune riguardano la Gender Education come azione educativa, altre i contenuti associati alle questioni del “genere”:
Gender Education come azione di libertà e consapevolezza vs. azione di manipolazione, indottrinamento e violenza;
Scopo della scuola: indottrinamento vs. consapevolezza;
Punti di vista: rispetto di tutte le posizioni etiche a culturali vs. prevaricazione;
Significato della Gender Education: svalorizzazione e negazione vs. lotta al pregiudizio;
Chi educa a temi eticamente sensibili: famiglia vs. scuola;
Natura della scuola pubblica: laica vs. confessionale;
La natura della “famiglia”: famiglia tradizionale vs. nuove famiglie;
Il “genere” costruzione sociale vs. determinazione naturale ;
Rispetto dei principi vs. rispetto della persona;
Affettività e sessualità: normalità vs. devianza
Qui i post relativi ai passaggi precedenti:
https://www.giannimarconato.it/2014/06/cfh-gender-education-si-fanno-i-preliminari/