manifesto
Una professione forte ha, anche, un’identità forte.
Un bel gruppo di insegnanti che ha lavorato per mesi (2010) nel social network La scuola che funziona, (www.lascuolachefunziona.it) interrogandosi sul senso profondo della propria professione per identificarne il perché, il per chi e il come, ha prodotto Il manifesto degli insegnanti
L’idea iniziale era di fare quello che per i medici è il giuramento di Ippocrate; nelle prime fasi dei lavori si parlava, infatti, di Giuramento di Socrate o di qualche altro bel nome riconducibile all’istruzione. Alla fine si è optato per nessun giuramento e come parola forte si è scelto “insegnante”.
É, cosi, nato un Manifesto che mette in chiaro alcune idee forti sul senso dell’insegnare e sull’idea di persona con cui e per cui lavorare.
 IntestazioneManifesto

Manifesto degli insegnanti

  1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.
  2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.
  3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l’esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.
  4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta della realtà che li circonda, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.
  5. Non potendo trasmettere ai miei studenti la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.
  6. Incoraggerò nei miei studenti l’impegno e la volontà di migliorarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà. Io stesso provvederò a formarmi e aggiornarmi continuamente.
  7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.
  8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per loro. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.
  9. Promuoverò lo studio per la vita e contrasterò lo studio per il voto.
  10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.
  11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali. Farò in modo che i miei studenti mi scelgano e non mi subiscano.
  12. Aiuterò i miei alunni a illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com’è, ma non a subirlo lasciandolo così com’è.
  13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.
Nel portale web dedicato al Manifesto è possibile sottoscriverlo e lasciare scritta una propria motivazione dell’adesione.
Una versione multimediale è presente in qui 
Il Manifesto ha avuto ampia diffusione anche nelle community internazionali di insegnanti.
Sono disponibili anche le versioni in inglese e francese
Rielaborazione di Katia Miscia dell’IC di Chieti qui 
La prima lettura il 9 luglio 2010 al LSCF Camp a Venezia qui 
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