Con questo messaggio ho comunicato ai quasi 4.000 membri la cessazione delle attività de “La scuola che funziona” in www.lascuolachefunziona.it
Care amiche, cari amici, il giorno 16 agosto 2015 questo network cesserà anche formalmente le proprie attività dopo che sul piano della sostanza sono cessate da tempo.
Cesserà formalmente con la scadenza dell’abbonamento a NING che non sarà rinnovato. All’indirizzo www.lascuolachefunziona.it , a breve, sarà collegato un blog.
In questi ultimi anni l’attività è stata pressoché nulla e dopo che io mi sono disinteressato al network non sono emerse, nei fatti, altre persone interessate di animare le sue attività.
La nascita dei social network “aperti” e generalisti hanno, forse, canalizzato diversamente il bisogno/desiderio di condivisione anche se in quei luoghi non ho visto iniziative simili a quelle che abbiamo sviluppato in “La scuola che funziona”.
A chiusura delle attività (iniziata nel 2008) vorrei ricordare la passione e l’intelligenza di tanti colleghi e amici che hanno consentito di ottenere risultati importanti e di far sentire importanti la scuola e gli insegnanti. Grazie care amiche e cari amici.
Ricordo quelli che a mio parere sono stati i lavori più significativi che abbiamo realizzato:
- Il Manifesto degli insegnanti www.manifestoinsegnanti.it (2010), mesi di discussioni, centinaia di interventi, confronti vivi, a volte accesi e un risultato di indiscutibile valore, un faro per l’azione quotidiana per molti di noi;
- Storie di didattica www.storiedididattica.it (2011), un nuovo modo per condividere il sapere pratico degli insegnanti, un nuovo modo per “insegnare” e per imparare. Un primo passo verso una teoria estratta dalla pratica per superare le teorie astratte e di limitata utilità;
- Idee per la scuola (2011), l’organizzazione in semplici pubblicazioni delle discussioni più importanti sviluppate nel network: Il bravo insegnante, L’inganno della meritocrazia, Basta compiti, Oltre la pedagogia del grembiulino, La valutazione degli insegnanti … Temi ancora vivi, temi aperti, a cui abbiamo dato un contributo importante;
- Didactic Strategies and Technologies for Education: Incorporating Advancements (2012), una prestigiosa pubblicazione internazionale in due volume pubblicata dall’editore americano IGI che comprende numerosi contributi internazionali ed italiani sulle innovazione “dalla base” della didattica, un enorme e intelligente lavoro di nostri amici;
- Ambientiamoci, un progetto di collaborazione didattica tra insegnanti, unico nel suo genere. Una decina di scuole e di insegnanti, centinaia di studenti che in un anno scolastico hanno svolto progetti didattici focalizzati sull’ambiente;
- Sondaggio sui libri di testo (2011) per analizzare il reale significato ed utilizzo dei libri di testo all’alba dell’editoria digitale. Era emerso, tra le altre cose, come il libro di testo, nato come sussidio per gli studenti, si sta progressivamente connotando come sussidio per gli insegnanti;
- Una scuola per il futuro, varie occasioni di riflessione per provare ad immaginare, senza velleità ma con visione, l’assetto di una scuola pensata e agita per i suoi utenti, gli studenti. Questioni a quel tempo ancora allo stato di “segnali deboli” ma oggi deflagrate sotto la spinta di politiche contro la natura della scuola: il ripensamento dei contenuti della didattica, dei suoi metodi, lo status culturale dell’insegnante, la natura intrinsecamente pubblica e pluralista dei servizi educativi, la funzione stessa della scuola in una società dove le agenzie educative sono numerose, la riconcettualizzazione dell’apprendimento, uno sguardo aperto ai cambiamenti culturali, sociali, antropologici degli studenti, i nuovi e mutevoli progetti pedagogici che le persone portano …;
- Il LSCF Camp (2010), il primo e unico ritrovo fisico dei membri del network. Più di cento partecipanti, pensieri e visioni a confronto, il lancio del Manifesto degli insegnanti con una emozionante performance collettiva, la performance del gruppo net-futurista sullo studente stirato (da una didattica trasmissiva e autoritaria);
- Le attività del network sono state più volte presentate e discusse in importanti eventi scientifici nazionali, sono state oggetto di tesi di laurea e di interventi sulla stampa nazionale (Repubblica, Donna Moderna)
Questo e tanto altro ancora. Grande energia e vitalità.
Il nostro network (non dimentichiamo il suo motto, prima “Una voce per la scuola” e successivamente “un pensiero per la scuola”) ha vissuto una fase irripetibile nel dibattito sulla scuola e nella presa di coscienza del ruolo degli insegnanti, momenti magici dovuti a fortunate contingenze di pensieri densi, originali e ispirati, al trovarsi di tante persone generose, alla sintonia del loro agire, momenti che è normale che vivano degli attimi e non si ripetano.
Per questo glorioso passato il network cessa la sua attività senza alcuna nostalgia o rimpianto per quello che non sarà più ma con la gioia per quello che è stato.
Siamo tutti persone di scuola e che amano la scuola. Ci troveremo di certo in altri luoghi per testimoniare la nostra visione della scuola e per dare voce ad un pensiero strategico, non dogmatico e libero.
Grazie alle attività del network ho avuto la fortuna di conoscere persone stupende che mi hanno dato tanto. Ringrazio tutte e tutti.
Arrivederci
Gianni Marconato