Roberto Maragliano, un nome storico” della didattica con le tecnologie, spiega il titolo dato alla conferenza “Ripensando la didattica” . Il riferimento è il sottotitolo di un celebre libro di Papert del 93, (S. Papert, The Children’s Machine: Rethinking Schools in the Age of Computers, Basic Books, New York, 1993). Scopo della MIC dovrebbe consistere nel rifare il ragionamento che fece Papert riposizionandolo ai tempi della rete e della formazione adulta.
Una bella sfida, penso. Non vedo in giro tanta visionarietà ….
Maragliano continua affermando che Moodle è la forma che diamo alla nostra pratica didattica, lo spazio mentale entro cui progettiamo realizziamo formazione. Noi Moodler dobbiamo essere una comunità di operatori e studiosi della didattica. Non solo e di più di una avanguardia tecnologica. Con il nostro usare le tecnologie non siamo un soggetto che sta ai margini della didattica ma al suo centro, non un approccio settoriale ma generale di tutta la didattica. Quelli che incontriamo nelle nostre pratiche sono i temi dei vecchi e dei nuovi media; sono i temi ed i problemi della didattica di sempre (motivare, favorire l’apertura mentale, sollecitare l’esperienza, fare esperienza ….).
Dobbiamo fare “rimediazione” della didattica e farlo con la tecnologia )
La testualitá libresca ha caratterizzato un approccio alle discipline di tipo oggettivo isolandole le une dalle altre, distaccandole.
Con la rete e l’ipertestualità si ha reticolarità, interattività, condivisione, partecipazione. Assistiamo, così, al ritorno di antiche pratiche che sono state sacrificate dalla dimensione testuale.
Relativamente alla didattica con le tecnologie dobbiamo andare oltre l’e-learning ed andare verso l’i- learning, che sarebbe l’Interenet learning, l’apprendimento basato su internet. Buono come concetto ma infelice l’etichetta.
Maragliano conclude introducendo DitaIT, un modulo per Moodle sviluppato da loro e di prossimo rilascio che consente lo sviluppo di scrittura reticolare (= ipertesto) in ambiente Moodle. Ne riparlerò più diffusamente in un prossimo post.
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Sul concetto di rimediazione vedi: Maragliano, La didattica e la rete