Dipendenza (e rigetto) da digitale? Capita anche questo quando la passione è tanta.
L’altro ieri un amico insegnante “tecnologico” mi scrive:
Ieri discutevo con una collega che anni fa usava le tecnologie, ma ultimamente mi ha confessato averne un po’ la nausea……….mi diceva che spesso si trovava ad “inventarsi” attività in classe solo per dover utilizzare gli strumenti tecnologici, ma che dietro non c’era nessuna particolare necessità… A forza di far così, non riusciva più a pensare modalità di lezione senza device…Mi ha detto che si é disintossicata con un corso di Teatro in classe… Una sorta di corso che aiuta ad usare le tecniche del teatro di Dario Fo, nelle tue lezioniLa cosa strana é che lei ora si ritiene piú creativa, senza le tecnologie, che al contrario le sembrano “ottenebrare” la mente dei docenti…Ho trovato questa riflessione interessante, ci penso un po’ sú anch’io.
Porto anch’io una testimonianza diretta.
Qualche anno fa, forse 7 – 8, sulla scia delle iniziative “un computer per ogni studente”, con un direttore di una centro di formazione sempre attento al nuovo e alla didattica abbiamo pensato a qualcosa di simile in un percorso professionalizzante.
Le attività partono (innumerevoli i problemi di ogni tipo ma egregiamente superati dall’eccellente dirigente) e viene data l’ingiunzione ad OGNI insegnante di usare e far usare il PC (mi pare fosse stato scelto un 11′, tipo gli eecPC) in tutte le materie.
In un incontro di monitoraggio un insegnante di Educazione Fisica, con una faccia sconsolata e sul depresso fa outing: da quando sono obbligata ad usare il PC mi prende l’ansia quando DEVO usarlo perché mi devo inventare cose senza senso per rispettare gli ordini. Da un po’ di tempo, a casa, non entro neppure nella studio dove ho il mio PC…..
Tutto vero, lo giuro (poi si lavorò in modo più ragionevole). E tutti vissero felici e contenti.
Morale della favola: gli “strumenti” sono tanti, non facciamo del digitale una religione! E, soprattutto, siamo consapevoli del pericolo di diventare testimoni di Geova del digitale che ci porta a bussare la domenica mattina alla porta dei colleghi promettendo, con le nostre molestie digitali, il paradiso didattico.
[…] guerra ciecamente ideologica contro le nuove tecnologie e le nuove figure istituite dal Ministero (come sembrerebbero fare alcuni interventi di Gianni Marconato, altrove brillante ed acuto). L’invito, in prima istanza, è dunque di non cadere nella trappola […]