Leggo nelle lettere di Repubblica di oggi quella di una professoressa di Treviso che reagisce all’ennesimo insulto di Brunetta e presenta una argomentazione che fa capire quanto orribili siano le parole del ministro. Cito: “con le sue osservazioni il ministro incrina la fiducia di alunni e famiglie, demolisce la credibilità
che noi insegnanti , in qualche caso, duramente cerchiamo di guadagnare: non rende un buon servizio ai dipendenti, non lo rende ai giovani ed alle loro famiglie, non lo rende neppure a sé stesso … “ e parlando di scuole difficili, in ambienti degradati dove non è facile fare l’insegnante, afferma “quelle parole potrebbero lasciare un segno: provi il ministro ad immaginare quale”.
Mi unisco senza esitazione alcuna alle conclusioni di Augias che invita il ministro a pesare maglio le sue esternazioni: “avrebbe meno titoli sui giornali ma eviterebbe di fare ulteriore danno”