Come dicevo, la rete è la “nuova tecnologia”. La rete è vasta e le applicazioni che usano la rete sono numerose ed in continua crescita. Quella che va di moda in questo momento è sicuramente Facebook, lo strumento che, come dicono loro, …. ti aiuta a mantenere e condividere i contatti con le persone della tua vita. Sarà …
Come tanti, ho anch’io da un paio di mesi un account su FB. Ci sto giocando. Sono stato rintracciato da due care persone perse di vista da tanto. Li ho risentiti con piacere e perché no, con una certa commozione. Ho ritrovato amici e colleghi di scuola e di accademia navale, anche qui è stata una esperienza, pur virtuale, di una certa emozione (non sono, quindi, solo i giovani a “vivere” in FB). Sono “amico” di Roberto Maragliano (qualche chiacchiera nei convegni), di Derrick De Kerckhove (ho tenuto una relazione in un convegno dove parlava anche lui), Nicholas Negroponte (solo attraverso i suoi lavori) … una bella soddisfazione, non c’è che dire.
Dove sta, allora, il problema? Più che un problema, una domanda: “ha senso usare Facebook nella didattica?”. Cioè, ci sono delle attività didattiche che possono trarre beneficio dall’uso di Facebook? Non mi accontento di argomentazioni quali: “è una novità, i ragazzi si incuriosiscono, si divertono, per un po’ li teniamo buoni …” Tutte argomentazioni lecite ma che lasciano il tempo che trovano: l’effetto novità dura poco e poi saremo al punto di partenza. Se, come tutti gli strumenti – digitali e no – non gli sappiamo dare un senso didattico, se non lo integriamo – quando serve e per le cose in cui serve – nelle nostre attività, dopo poco smetteremo di usarlo e, forse, ne parleremo male.
Ma, appunto, cosa fare con FB? A naso mi verrebbe da dire “nulla” di didatticamente sensato ma,… mai dire mai…
L’amico e collega Francesco Arleo di ComEdu mi ha segnalato una applicazione di FB che parrebbe fatta apposta per la didattica: Teach the People . Qui ho aperto un ambiente di prova e sperimentazione. Non appena c’avrò capito qualcosa, relazionerò.
Sul tema di FB e la didattica ho provato a giocare su FB stesso dove ho creato il gruppo “Facebook nella didattica. No, grazie??”. Lì ho posto questo problema ed ho invitato alcuni “amici” di FB ad aderire ed a lasciare qualche testimonianza di cose si potrebbe fare. Facebook è davvero uno strumento a rapida reattività: adesso (16 circa del 21 gennaio) a più di 2 ore dalla pubblicazione del gruppo e dall’invio dei primi inviti ci sono già 19 iscritti e 5 post in bacheca …. Tutti sono invitati. Per chi già non c’è potrebbe essere la volta buona.