Ripensando a tante chiacchiere sulla scuola fatte (sempre uguali anche quest’anno) nei social, nei convegni, nelle formazioni, mi pare di poter tentare una sintesi ponendo alcune questioni:
È giusto dare a tutti gli studenti la stessa istruzione quando, in futuro, non avranno tutti le stesse opportunità di lavoro e di ruolo nella società?
È giusto che l’istruzione confermi le posizioni (diseguaglianze) presenti nella società?
La scuola dovrebbe dare speranza di cambiamento o non dovrebbe creare illusi e disadattati?
L’istruzione deve avere come orizzonte di senso un futuro che sia la continuazione del presente o un futuro tutto da creare?
Domande retoriche per un nuovo anno uguale al vecchio.